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Il mal di schiena è un sintomo molto comune, 9 persone su 10 dichiarano di averne sofferto almeno una volta nella vita. In genere si manifesta come un dolore episodico di breve durata che si risolve spontaneamente o con un intervento terapeutico di modesta entità, ma se persiste per più di qualche giorno o è ricorrente nell’arco di un mese, meglio rivolgersi al medico ed effettuare gli accertamenti diagnostici del caso.

Colonna vertebrale o rachide

È il principale sostegno del corpo umano, protegge il midollo spinale, ammortizza urti e vibrazioni e, grazie alle sua articolazioni, permette alla testa di muoversi e al corpo di piegarsi, flettersi e ruotare. La schiena, in pratica, interviene in tutti i nostri movimenti e la presenza del dolore può essere un limite alle attività quotidiane fino a divenire invalidante se le cause cronicizzano.

Distinguere il dolore aiuta la diagnosi

Tre sono le tipologie di dolore che interessano la colonna vertebrale:

  • La sensazione di una forte pressione localizzata, con rigidità, è indicativa di un problema muscolo-scheletrico.
  • Bruciore e calore caratterizzano problemi di tipo neuropatico, con interessamento delle radici nervose sensitive.
  • Un dolore irradiato che dal gluteo scende lungo la coscia fino al piede, indica la sofferenza di una radice nervosa o la presenza di un’ernia del disco.

Riconoscere le cause per intervenire

Nella maggior parte dei casi il dolore alla schiena è dovuto a un infortunio a muscoli o legamenti dorsali oppure ad una eccessiva tensione (contrattura, stiramento, strappo muscolare) causato da uno sforzo eccessivo o da cattiva postura e movimenti innaturali.

Prevenire è sempre importante

  • Il peso corporeo influisce sull’usura delle cartilagini articolari ed evitare gli aumenti di peso aiuta la schiena a rimanere in forma.
  • Porre particolare attenzione a mantenere una corretta postura quando si è seduti alla scrivania ed evitare di leggere e studiare, utilizzando smartphone o tablet, stando distesi a letto o sul divano.
  • Attenzione ad avere una posizione corretta quando si sta in piedi.
  • Per sollevare un carico flettere le ginocchia e tenere la colonna vertebrale diritta.
  • Se si sposta un peso, tenerlo vicino al baricentro del corpo.
  • Alzarsi dal letto girandosi sul fianco, appoggiando le mani sul materasso e far scendere le gambe.

Quando rivolgersi al medico?

Non è necessario effettuare accertamenti nel caso in cui il dolore si risolva nell’arco di 3-4 giorni. È invece utile sottoporsi ad una visita medica se il dolore persiste per un lungo periodo o se si ripresenta più volte nell’arco di uno/due mesi. Sarà poi il medico a stabilire se indirizzare il paziente da uno specialista (fisiatra, ortopedico) oppure prescrivere indagini diagnostiche come una radiografia, una tac o una risonanza magnetica.

Fisioterapia e riabilitazione

Prima di procedere con interventi riabilitativi è importante sottoporsi ad accertamenti diagnostici per individuare la causa e predisporre il trattamento idoneo.

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