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Nel caso di mal di schiena si può valutare di fare anche la riabilitazione in acqua e di seguire le tecniche dell’idrokinesiterapia.
Molto spesso la riabilitazione in acqua permette al paziente di effettuare gli stessi esercizi che farebbe in palestra, alleggerendo, grazie alla diminuzione del peso corporeo , il carico e la pressione sulle articolazioni. La resistenza che l’acqua offre, contribuisce al miglioramento del tono e della flessibilità muscolare, al recupero della mobilità articolare, dell’equilibrio e del gesto sportivo. Un’attenta valutazione medica del paziente, un programma riabilitativo e una giusta dose di impegno settimanale garantiscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Abbiamo incontrato Laura Fantinato, che ci ha portato nel mondo dell’idrokinesiterapia che rappresenta un valido strumento per recuperare la funzionalità della colonna:
“L’acqua vissuta in verticale (esercizi riabilitativi) costituisce uno strumento terapeutico fondamentale per tutte le persone che soffrono di problematiche lombo-sacrali. L’acqua permette di rinforzare, in una situazione di scarico, il cuore e tutta la muscolatura che stabilizza la colonna vertebrale grazie anche agli esercizi in contro-resistenza che sfruttano la stessa spinta idrostatica.

Non dimentichiamoci che l’effetto termico che offre la nostra vasca riabilitativa, con acqua a 34/35°, favorisce la vasodilatazione periferica permettendo, così, un naturale mio-rilassamento della muscolatura che quindi in distensione sarà più predisposta all’allungamento.”

 

RIABILITAZIONE IN ACQUA:
il nostro peso in relazione al livello di immersione

ALTEZZA ACQUA PESO ACQUATICO
Immersione totale 3% del peso terrestre
Fino al collo 7% del peso terrestre
Alle spalle 20% del peso terrestre
Al petto 33% del peso terrestre
All’ombelico 50% del peso terrestre
Al bacino 66% del peso terrestre
A metà coscia 80% del peso terrestre
Al polpaccio 95% del peso terrestre

Ma quali sono le tecniche e gli esercizi?
Potremmo dividere gli esercizi in quattro grandi categorie:

  • Tono muscolare: esercizi a catena cinetica aperta, eccentrici o concentrici
  • Mobilità articolare e equilibrio: esercizi di stretching, esercizi di mobilizzazione attiva/passiva, esercizi propriocettivi
  • Recupero degli schemi motori: deambulazione/corsa in sospensione. pedalata, slanci, balzi ecc.
  • Recupero del gesto sportivo: esercizi a catena cinetica chiusa in acqua poco profonda, balzi, skip, affondi, spostamenti laterali ecc.